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Accrual, i sistemi informativi portano anche la contabilità analitica economica

Non solo contabilità economico patrimoniale generale, volta alla rilevazione del patrimonio di funzionamento dell'ente e della sue variazioni, secondo rappresentazione verititera e corretta. La Riforma PNRR 1.15 Accrual (di derivazione Direttiva U.E. 85/2011) porta anche all'articolazione in centri di costo e allo sviluppo della contabilità analitica economica.

Il DM MEF 7 agosto 2025, in ambito Accrual, evidenzia l’importanza dell’utilizzo dei dati contabili ai fini della contabilità analitica economica, a sua volta strumentale ai controlli interni, in particolare al controllo di gestione. In particolare, l’art. 3 del DM analizzando la multidimensionalità del piano dei conti evidenzia:


I sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche devono garantire:

-la gestione delle registrazioni di contabilità economico-patrimoniale con il metodo della partita doppia;

-l’utilizzo del Piano dei conti multidimensionale unico, quale classificazione di riferimento per la tenuta delle scritture in contabilità economico-patrimoniale;

-il raccordo, con le voci del Piano dei conti multidimensionale unico, dei conti di maggiore dettaglio definiti per ulteriori esigenze informative a livello di comparto o di singola amministrazione;

-la produzione degli schemi di bilancio.

In applicazione del criterio della multidimensionalità, I SISTEMI INFORMATIVI DEVONO ALTRESÌ ASSICURARE LA GESTIONE DELLE ULTERIORI DIMENSIONI CONOSCITIVE, rispetto a quelle contemplate dal Piano dei conti unico, di seguito indicate: la classificazione internazionale delle funzioni di governo COFOG, almeno di secondo livello;

-la classificazione per Missioni e Programmi, la classificazione per natura economica e l’articolazione in centri di responsabilità amministrativa

-L’ARTICOLAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE IN CENTRI DI COSTO, AI FINI DELLA CONTABILITÀ ANALITICA E DEL CONTROLLO INTERNO, qualora previsti dalla normativa vigente.

In via aggiuntiva alle dimensioni conoscitive di cui sopra, i sistemi informativi, di cui al comma 1, assicurano la possibilità di gestire ulteriori classificazioni delle voci di conto, in ragione di specifiche esigenze conoscitive previste dai regolamenti di contabilità e amministrazione o dalla normativa primaria e secondaria di contabilità e finanza pubblica. Tali classificazioni attengono anche a profili inerenti alla dimensione geografica, organizzativa, finanziaria, ovvero alla natura delle operazioni e alla qualificazione dei soggetti erogatori di risorse pubbliche.