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Accrual, la valorizzazione contabile dei beni culturali

La ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato la Nota SeSD 155/2025 - La valorizzazione contabile dei beni del patrimonio artistico-culturale: la proposta italiana e le sperimentazioni su alcuni casi di studio

La Nota SeSD n. 155 del 2025 – evidenzia RGS - affronta il tema della valorizzazione contabile del patrimonio culturale in Italia, proponendo una metodologia innovativa volta ad includere tale tipologia di beni negli schemi di bilancio. Nonostante gli importanti effetti economici e finanziari correlati al loro immenso valore storico e identitario, molti beni culturali sono ancora esclusi dai rendiconti patrimoniali degli enti che ne hanno la titolarità, o riportati con valori non adeguati, creando un vuoto informativo nei sistemi di contabilità pubblica.

La Nota sottolinea l'importanza di una rappresentazione contabile accurata e trasparente dei beni culturali, che includa sia informazioni finanziarie che non finanziarie, per garantirne una gestione efficace e un’adeguata valorizzazione nel rispetto dello standard contabile ITAS 4 – Immobilizzazioni materiali. Vengono inoltre riportate anche le recenti iniziative internazionali, come gli Exposure Draft dell'IPSAS Board, che hanno stimolato il dibattito sulla valutazione contabile dei beni heritage.

Infine, la Nota illustra la proposta italiana per la stima del valore contabile dei beni heritage, evidenziandone gli aspetti metodologici e gli esiti della sperimentazione condotta su alcuni importanti siti del patrimonio culturale del nostro Paese, fra cui il museo di Galleria Borghese, il complesso di Villa Adriana e Villa d’Este, il Parco archeologico di Pompei e, più recentemente, Galleria degli Uffizi.

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