ANAC: nuovo Regolamento sanzionatorio sulla qualificazione delle stazioni appaltanti
L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha emanato, con delibera n. 126 dell'11 marzo 2025, il nuovo Regolamento che disciplina l'esercizio del potere di accertamento dei requisiti e del potere sanzionatorio in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti, in attuazione dell'articolo 63, comma 11, e dell'allegato II.4 del Codice dei contratti pubblici.
Il Regolamento, che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, definisce puntualmente le "gravi violazioni" in materia di qualificazione, tra cui la presentazione di dichiarazioni dolose sul possesso dei requisiti, le inadempienze rispetto all'assegnazione d'ufficio delle gare e ogni altro artifizio volto a conseguire la qualificazione in assenza dei requisiti.
L'accertamento delle violazioni può avvenire attraverso verifiche a campione, segnalazioni specifiche o attività ispettiva programmata. Il procedimento, che deve concludersi entro 180 giorni, prevede un'articolata fase istruttoria con piena garanzia del contraddittorio: i soggetti interessati possono presentare memorie, documenti e chiedere di essere auditi entro 30 giorni dall'avvio del procedimento.
Le sanzioni previste spaziano dalla riduzione del punteggio di qualificazione fino alla revoca della stessa, con possibile applicazione di sanzioni pecuniarie nei casi più gravi. Per la quantificazione delle sanzioni, l'Autorità tiene conto di diversi criteri tra cui la rilevanza e gravità dell'infrazione, l'elemento psicologico, le attività svolte per eliminare le conseguenze della violazione e l'eventuale reiterazione dei comportamenti.
Di particolare rilievo è la previsione della sospensione della qualificazione come sanzione accessoria nei casi più gravi, nonché la possibilità di riduzione temporanea del livello di qualificazione quando vengano accertate criticità che incidono sulla capacità esecutiva della stazione appaltante.
Il nuovo Regolamento si applicherà ai procedimenti per i quali la contestazione dell'addebito interviene successivamente alla sua entrata in vigore, abrogando le disposizioni precedenti in materia contenute nel Regolamento sull'esercizio del potere sanzionatorio dell'Autorità del 20 giugno 2023.
Questa disciplina rappresenta un importante tassello nel sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, fornendo all'ANAC strumenti efficaci per garantire il rispetto dei requisiti di qualificazione e assicurare l'effettiva professionalizzazione delle stazioni appaltanti, obiettivo centrale del nuovo Codice dei contratti pubblici.