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ANAC segnala urgenti modifiche al decreto anticorruzione: sistema delle inconferibilità in crisi

L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato il 23 luglio 2025 un nuovo atto di segnalazione a Governo e Parlamento che denuncia il grave stato di frammentazione della disciplina delle inconferibilità e incompatibilità negli incarichi pubblici, contenuta nel decreto legislativo 39/2013.

L'Autorità evidenzia come una serie di interventi normativi "frammentari e non coordinati" abbiano compromesso l'efficacia del sistema anticorruzione originariamente delineato. Tra le modifiche più problematiche, la riduzione da due anni a uno del periodo di raffreddamento per le inconferibilità introdotta dalla legge 21/2024, e soprattutto l'abrogazione integrale dell'articolo 7, comma 2, del decreto 39/2013 operata dal decreto Milleproroghe 2025.

Quest'ultima modifica ha creato un "vuoto di tutela" per le funzioni amministrative di livello locale e una disparità di trattamento rispetto a quelle regionali, compromettendo il principio di separazione tra funzioni politiche e gestionali sancito dall'articolo 97 della Costituzione.

Il quadro si è ulteriormente complicato con la sentenza della Corte Costituzionale n. 98/2024, che ha dichiarato parzialmente incostituzionali alcune disposizioni del decreto per violazione dell'articolo 76 della Costituzione, creando significative aporie nel sistema delle inconferibilità.

ANAC propone di estendere la disciplina delle inconferibilità anche ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione, attualmente esclusi nonostante il loro ruolo "sostanzialmente decisivo nei processi decisionali". La proposta prevede di modificare la definizione di "incarichi amministrativi di vertice" includendovi i "responsabili nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione".

L'Autorità conclude segnalando "l'opportunità di una revisione complessiva del decreto legislativo 39/2013" per porre rimedio alle difficoltà interpretative emerse, dichiarandosi disponibile a ogni forma di collaborazione istituzionale per ripristinare un quadro normativo coerente ed efficace nella lotta alla corruzione.