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Come stimare il taglio spending review

Il disegno di legge di bilancio 2024 prevede un contributo degli enti locali per la finanza pubblica - per 5 anni dal 2024 al 2028 - pari a 200 milioni per i Comuni e 50 milioni per le Province e Città metropolitane.

Il contributo è ripartito in proporzione agli impegni di spesa corrente al netto della spesa relativa alla Missione 12: Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, come risultanti dal rendiconto di gestione 2022 o, in caso di mancanza, dall’ultimo rendiconto approvato e tenuto conto delle risorse PNRR assegnate a ciascun ente alla data del 31 dicembre 2023, così come risultanti dal sistema informativo di cui all’articolo 1, comma 1043, legge 30 dicembre 2020, n. 178. Sono esclusi dal concorso di cui al periodo precedente gli enti locali in dissesto finanziario ai sensi dell'articolo 244 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o in procedura di riequilibrio finanziario, ai sensi dell’articolo 243-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla data del 1 gennaio 2024 o che abbiano sottoscritto gli accordi di cui all’articolo 1, comma 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 e di cui all’articolo 43, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91.

Il contributo alla finanza pubblica è trattenuto dal Ministero dell’interno a valere sulle somme spettanti a titolo di fondo di solidarietà comunale di cui all’ articolo 1, comma 380, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, per i comuni, e sulle spettanze a titolo di fondo unico distinto per le province e le città metropolitane di cui all’articolo 1, comma 783, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

Gli enti locali accertano in entrata le somme spettanti, rispettivamente, per i comuni a titolo di fondo di solidarietà comunale di cui all’articolo 1, comma 380, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e per le province e città metropolitane a titolo di fondo unico di cui all’articolo 1, comma 783 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e impegnano in spesa il concorso alla finanza pubblica di cui al comma 9, provvedendo, per la quota riferita al concorso attribuito, all'emissione di mandati versati in quietanza di entrata. In caso di incapienza dei fondi di cui al periodo precedente, si applicano le disposizioni dell’articolo 1, commi 128 e 129, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

Quindi occorre inserire nello schema di bilancio 2024-2026 una posta in spesa corrente tra i trasferimenti a favore dello Stato, anche se di fatto la norma entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024, ammesso che rimanga così nel ddl bilancio. A questo occorre aggiungere il taglio della spending review informatica, pari a 100 milioni per i Comuni e 50 milioni per province e Città metropolitane, che è stato evitato solo per l'anno 2023 grazie all'emendamento votato al Senato nell'ambito della conversione in legge DL 132/2023.

QUANTO SARA' L'IMPORTO DA ACCANTONARE ? Non è facile stimare il dato viste le numerose variabili di cui sopra. A livello aggregato tuttavia, tale taglio è vicino al 10% del fondo di solidarietà comunale al netto delle partite vincolate fabbisogni standard. Questa cifra potrebbe già essere accantonata in spesa 2024-2025-2026 anche se ancora priva dell'approvazione e pubblicazione della norma.