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Controlli interni nell'ente locale, secondo le direttive Corte Conti

Sul bilancio 2025-2027 di parte corrente degli enti locali pesano le obbligazioni giuridicamente già perfezionate, che rappresentano spesa incomprimibile. Tra queste rivestono rilevanza le spese per la gestione dei servizi pubblici e per il funzionamento della macchina comunale. Grande rilevanza hanno poi la gestione delle opere pubbliche, sia quelle già in utilizzo, sia quelle in corso di realizzazione che richiedono immediato intervento con variazione di bilancio a valere sulle annualità successive.

Occorre riflettere su nuove modalità di finanziamento e di gestione delle opere pubbliche e dei servizi pubblici.

Per quanto riguarda le opere pubbliche, oltre al massimo utilizzo di tutte le risorse esterne non onerose che devono essere cercate, è necessario verificare la possibilità di coinvolgimento dei privati, non solo a fronte di proposte di project ma anche su iniziative degli stessi Comuni, con ipotesi di concessione di costruzione e gestione. In ogni caso, è di fondamentale importanza nelle opere pubbliche comprendere i riflessi della gestione degli investimenti sulla parte corrente del bilancio già in fase di progettazione dell’opera. La copertura finanziaria di un’opera pubblica non è data soltanto da quanto necessita per la sua realizzazione, ma anche da quanto necessita per la sua gestione, con copertura di parte corrente di bilancio. E anche quando le risorse di parte capitale sono disponibili, come nel caso del PNRR o di altri finanziamenti statali, che negli ultimi anni sono stati rilevanti, è fondamentale chiedersi fin da subito quale scenario si prospetta sulla gestione, per non trovarsi in difficoltà sul bilancio di parte corrente.

Per quanto riguarda invece la gestione dei servizi pubblici, occorre verificare se le precedenti forme di gestione sono ancora attuali in termini di efficienza, efficacia, economicità. E’ necessario mettere a confronto le diverse alternative di gestione, verificando quale possa essere il sistema migliore di gestione tra:

- Gestione diretta

- Appalto

- Concessione

- Gestione associata in Unione

- Gestione associata in convenzione

- Affidamento a società partecipata interamente pubblica

- Affidamento a società partecipata mista pubblico privata

- Affidamento a Consorzi

- Costituzione o sviluppo di aziende speciali

- Costituzione o sviluppo di fondazioni

- Trasformazione di società, enti, organismi in essere

- Coinvolgimento di privati in forme di partenariato

- Altre possibili forme di gestione specifiche per singoli servizi

Per ogni forma di gestione è necessario verificare l’impatto amministrativo, finanziario, economico, patrimoniale, confrontando i dati per arrivare alla migliore scelta di impiego di risorse pubbliche e di soddisfazione della collettività, secondo logiche di accountability, di responsabilità, da parte di amministratori e dirigenti che impiegano risorse finanziarie pubbliche, nella rendicontazione sul piano sia della regolarità dei conti sia dell'efficacia della gestione. Oltre a tutto, il monitoraggio dei servizi pubblici locali è espressamente richiesto dall’art. 28 Dlgs 201/2022, che non è da confondere con la ricognizione dei servizi pubblici locali di cui art. 30 stessa norma.

Occorre quindi individuare le scelte ottimali nella gestione del Comune, analizzando le diverse possibili leve di bilancio sul lato delle entrate tributarie, tariffarie, da canoni, di parte capitale e sul lato della spesa, attraverso l’individuazione di modalità alternative di gestione.

Questo lavoro, che è solo una parte di quanto occorre svolgere nell’ente locale, si può attuare solo con un adeguato sistema di controlli interni. Il Dlgs 267/2000 e smi - Tuel, come noto prevede sei forma di controlli interno, da attuare in modo semplificato (ma comunque da attuare) nei comuni di ridotte dimensioni:

Controllo amministrativo contabile

Controllo sugli equilibri finanziari di bilancio

Controllo di gestione

Controllo strategico

Controllo sulle società partecipate

Controllo sulla qualità

La Corte dei Conti Sezione Autonomie ricorda nelle linee guida che il corretto funzionamento del sistema dei controlli interni costituisce un presidio efficace per l’osservanza degli obblighi di finanza pubblica posti a tutela dei principi di sana gestione e di stabilità finanziaria, oltreché per la salvaguardia dell’integrità e della trasparenza della gestione delle risorse finanziarie pubbliche assegnate alle autonomie territoriali.

In un complesso contesto economico e finanziario, l’adozione di un efficace sistema di controlli interni rappresenta, altresì, lo strumento migliore per rispondere alle esigenze conoscitive del decisore politico e amministrativo, nonché per soddisfare i bisogni della collettività amministrata. Attivando il processo di autovalutazione dei propri sistemi di pianificazione-programmazione e controllo, nonché dei cicli erogativi in termini di apporto quantitativo e qualitativo, l’Ente può, infatti, ottimizzare le proprie performance attraverso un articolato flusso informativo che, partendo dagli obiettivi strategici, è in grado di individuare e alimentare gli obiettivi operativi in un quadro organizzativo più strutturato e consapevole.

Di converso, un sistema inadeguato di controllo interno, aumenta il rischio di alterazioni nei processi decisionali e programmatori, indebolisce le scelte gestionali ed organizzative, riduce il presidio sugli equilibri di bilancio e la regolarità della gestione, ed impedisce, in ultima analisi, al controllore esterno di fare affidamento sulla qualità della rendicontazione economica e finanziaria dell’Ente.

La circolarità delle informazioni e il progressivo miglioramento dei processi di analisi interna rispondono all’esigenza di procedere più speditamente lungo il percorso di evoluzione dei sistemi di pianificazione, misurazione e valutazione della performance a supporto dei processi decisionali. In questa direzione, è essenziale sviluppare una sinergica collaborazione fra le diverse metodologie di controllo, con relativo affinamento dei metodi e dei contenuti delle pertinenti tipologie coinvolte nel processo integrativo.

In questo Webinar vogliamo uscire dal tema dei controlli in chiave burocratica o formale, come ancora effettuato in molti enti locali, per entrare nella logica manageriale, che porta i risultati, volta a recuperare risorse e a raggiungere obiettivi davvero sfidanti di miglioramento qualitativo e quantitativo per l’ente locale e la collettività. Occorrono un nuovo modo di agire e diverse tecniche gestionali. La recente normativa, poi, aiuta in tal senso.

Attraverso il sistema dei controlli interni, gli enti locali attuano una complessa rete di verifiche, che riguardano gli aspetti salienti della gestione secondo diversi approcci; tali riscontri appaiono nell’ultimo periodo di osservazione maggiormente focalizzati sugli aspetti della conservazione degli equilibri. Resta fermo che la valutazione dell’efficienza dell’azione amministrativa da parte dell’organo di controllo, alla luce dei parametri di sana gestione, parte dall’analisi dell’assetto amministrativo e dell’organizzazione, e termina con la verifica dell’attuazione delle misure correttive. Dopo il DL n. 174/2012, il funzionamento dei controlli interni e la valutazione di sana gestione sono diventati fattori assimilabili, tanto da dar luogo a riscontri che provengono da un punto di osservazione, che permette di rilevare, valutare e correggere le attività controllate, per indirizzarle ad un risultato più efficace. Ciò nonostante, le criticità riscontrate sono ancora numerose e concernono soprattutto l’assenza della contabilità analitica, l’insufficienza delle direttive, l’inadeguatezza delle tecniche di campionamento e il carente ricorso ad alcuni indicatori.

Approfondiremo questo argomento in un Webinar specifico in programma Lunedì prossimo 13 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12, dal titolo: CONTROLLI INTERNI NELL’ENTE LOCALE, secondo le direttive Corte dei Conti