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Coronavirus, equilibri di bilancio a rischio

Sarà necessario anticipare la delibera di salvaguardia equilibri ex art. 193 Tuel o prevederne due nel corso dell’anno con modifica regolamentare; il Coronavirus rischia di mettere in pericolo gli equilibri di bilancio, di competenza, di cassa, sui residui.

Il Titolo I e il Titolo III entrata sono, nella proiezione in conto competenza, in sofferenza, sia per le dirette conseguenze della crisi economica che si verificherà, sia per alcune comprensibili, ma contrarie a razionalità economica, scelte delle amministrazioni, volte a ritardare l’emissione della bollettazione TARI e altri provvedimenti che si rifletteranno negativamente sugli incassi in conto competenza e in conto residui.

I campanelli d’allarme suoneranno non solo in sede di acconto IMU entro il 16 giugno, ma tutti i giorni, per la drastica riduzione degli introiti dell’imposta di soggiorno (87% di calo nelle prenotazione alberghiere), delle tariffe dei servizi a domanda individuale, dei proventi dei servizi indispensabili, delle locazioni, ma anche delle multe codice della strada, della bigliettazione nei musei, nei teatri, nell’impiantistica sportiva, degli incassi di Tassa o Canone occupazione di spazi ed aree pubbliche temporanea, come pure dell’Imposta di pubblicità e molte altri ancora. A medio termine avvertiremo anche il calo dell’addizionale comunale Irpef, per la riduzione dei redditi. Una piccola compensazione si verificherà anche per effetto di una flessione della spesa corrente, ma in misura meno che proporzionale rispetto al calo delle entrate correnti.

Anche le entrate in conto capitale non lasciano tranquilli, basta pensare ad esempio agli inevitabili ritardi nelle procedure di alienazione di immobili e partecipazioni, per non citare l’effetto domino nei trasferimenti in conto capitale dei vari comparti della Pubblica amministrazione, che potrebbero rallentare gli investimenti.

I servizi finanziari, congiuntamente agli altri settori dell’ente, al Sindaco e alla Giunta, sono quindi chiamati ad un puntuale riscontro quotidiano sugli equilibri di competenza, di cassa, sui residui e ad una prudenziale proiezione contabile al 31 dicembre 2020, distinguendo le spese permanenti, o consolidate, da quelle di sviluppo, al fine di individuare tempestivamente soluzioni a tutela del bilancio, ma anche delle esigenze della collettività amministrata.

Occorre mettersi subito in marcia per prevenire la crisi degli enti locali.

Per un supporto operativo, scrivere a: info@gruppodelfino.it – oppure: mauriziodelfino@iol.it