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Corte dei Conti, linee guida e questionario sul bilancio 2019-2021

La Corte dei Conti Sezione Autonomie ha pubblicato delibera 19/2019, contenente le questionario sul bilancio 2019-2021. 

a) la nuova regola fiscale concernente la verifica della situazione di equilibrio (art. 1, commi 819-826 Legge 145/2018); 
b) il libero utilizzo degli avanzi di amministrazione, con specifico riguardo alle condizioni ed ai limiti che regolano l’applicazione dell’avanzo per gli enti in disavanzo (art. 1 commi 897-900 Legge 145/2018);
c) la corretta programmazione delle risorse con particolare riferimento alle importanti novità in tema di prenotazione/costituzione del Fondo pluriennale vincolato (art. 1 commi co. 909-911 Legge 145/2018) fin dall’avvio della fase della progettazione;
d) le varie misure di semplificazione e flessibilità dei bilanci, aventi ad oggetto deroghe al progressivo, prestabilito, incremento dell’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità (co. 1015-1018 Legge 145/2018), lo stralcio dei crediti fino a € 1.000 iscritti a ruolo tra il 2.000 ed il 2010, così come previsto dall’art. 4 del d.l. 23.10.2018, n. 119 convertito dalla legge 17.12.2018, n. 136 ed il rientro dall’eventuale disavanzo derivante dall’automatico annullamento in base ad un regime temporale differenziato rispetto alla generale disciplina ex art. 188 TUEL (art. 11-bis, comma 6 d.l. 135/2018; 
e) l’utilizzo, a regime, dei proventi da alienazione dei beni patrimoniali per il pagamento delle rate di mutuo (art. 11-bis co 4 d.l. n.135/2018) e l’eliminazione dell’obbligo di concorrere al fondo ammortamento titoli di stato; 
f) le nuove fattispecie di anticipazioni di liquidità disciplinate e previste dai commi da 849 a 858 Legge 145/2018 da utilizzare per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali, che non costituiscono indebitamento ai sensi dell'articolo 3, comma 17, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e da concedersi, per gli enti locali, entro il limite massimo di tre dodicesimi delle entrate accertate nell'anno 2017 afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio