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Dati sanitari di un dipendente esposti in bacheca: quali conseguenze?

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha sanzionato un Comune per aver esposto in bacheca una nota contenente dati sanitari e informazioni personali di un dipendente della Polizia Municipale.

La vicenda ha avuto origine quando un agente della Polizia Locale aveva segnalato alcune criticità relative alla sicurezza sul lavoro. In risposta, il Dirigente responsabile aveva redatto una nota che, oltre a trattare le questioni organizzative sollevate, conteneva riferimenti allo stato di salute del dipendente, menzionando un suo infortunio e il conseguente periodo di assenza dal servizio.

Tale comunicazione era stata non solo inviata al Sindaco, al Segretario Generale e all'Assessore competente, ma anche affissa nella bacheca interna del Comando di Polizia Municipale, rendendo così accessibili a tutto il personale informazioni riservate sulla salute del dipendente.

Il Garante ha ritenuto che la diffusione di tali dati sanitari, insieme a valutazioni sulla condotta del lavoratore, costituisse una violazione della normativa sulla privacy. In particolare, sono stati violati i principi di liceità e correttezza del trattamento dei dati personali previsti dal GDPR.

Nella determinazione della sanzione, l'Autorità ha tenuto conto di vari fattori, tra cui la limitata durata dell'esposizione della nota (circa tre giorni), il carattere colposo della violazione e la buona cooperazione dimostrata dall'ente durante l'istruttoria. Il Comune ha inoltre provveduto a rimuovere tutte le bacheche dagli uffici del Comando per evitare il ripetersi di simili episodi.

La sanzione amministrativa è stata fissata in 2.500 euro, con la possibilità per l'ente di definire la controversia pagando la metà dell'importo entro 30 giorni.

Il provvedimento ribadisce un principio fondamentale: le informazioni relative alla salute dei dipendenti e altri dati personali non possono essere resi disponibili a soggetti non autorizzati.