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DL “Rilancio”, niente IMU per alberghi e spiagge

La bozza di Decreto legge "Rilancio" che oggi dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei Ministri prevede  l’abolizione del versamento della prima rata dell'IMU, quota-Stato e quota-Comune in scadenza alla data del 16 giugno 2020 per i possessori di immobili classificati nella categoria catastale D/2, vale a dire alberghi e pensioni, a condizione che i possessori degli stessi siano anche gestori delle attività ivi svolte. La norma prevede altresì la stessa agevolazione per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali.

Ecco la nuova norma:

Esenzioni dall’imposta municipale propria-IMU per il settore turistico

1. In considerazione degli effetti connessi all’emergenza sanitaria da COVID 2019, sono esentati dalla prima rata relativa all’anno 2020, dell'imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783 della legge 27 dicembre 2019, n. 160: a) gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali; b) gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività;

2. Per il ristoro ai comuni a fronte delle minori delle entrate derivanti dal comma 1, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 122,5 milioni di euro per l’anno 2020. Alla ripartizione del Fondo si provvede con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 163,5 milioni di euro nell’anno 2020, si provvede come da art. XXX