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FCDE nel PEF TARI, più respiro alla parte corrente del bilancio

Arera ha recentemente fornito alcuni utili chiarimenti sul calcolo dell’accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità nel piano economico finanziario Tassa Rifiuti, o meglio sul calcolo della quota CCD – costi relativi alla quota di crediti inesigibili – e della quota ACC – accantonamenti, di cui per crediti. Tali chiarimenti si uniscono ad altre utili indicazioni fornite in precedenza da Ifel.

Nei costi relativi alla quota di crediti inesigibili andranno le perdite su crediti, ovvero le voci di costo che derivano da crediti effettivamente inesigibili per i quali è già stata verificata l’impossibilità di riscossione. In altri termini, si possono considerare "irrecuperabili" quei crediti non incassati, passati infruttuosamente sei mesi dalla notifica della cartella di pagamento o dell’ingiunzione fiscale.

Per quanto riguarda l’accantonamento per rischi su crediti dubbi, in caso di tariffa corrispettivo si seguirà il criterio fiscale. L’articolo 106 del Testo unico imposte sui redditi stabilisce che le svalutazioni dei crediti risultanti in bilancio sono deducibili ai fini IRES in base ad un criterio forfettario:  deducibilità massima pari allo 0,5% del valore nominale o di acquisizione dei crediti iscritti in bilancio,  fino a quando l’ammontare complessivo di svalutazioni e accantonamenti non ha raggiunto il 5% del valore nominale dei crediti iscritti in bilancio. "Le svalutazioni dei crediti risultanti in bilancio, per l'importo non coperto da garanzia assicurativa, che derivano dalle cessioni di beni e dalle prestazioni di servizi indicate nel comma 1 dell'articolo 85, sono deducibili in ciascun esercizio nel limite dello 0,50 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti stessi. Nel computo del limite si tiene conto anche di accantonamenti per rischi su crediti. La deduzione non è più ammessa quando l'ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti ha raggiunto il 5 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti risultanti in bilancio alla fine dell'esercizio".

Per quanto riguarda invece l’accantonamento per rischi su crediti dubbi, in caso di TARI tributo, certamente la forma più diffusa negli enti, si fa riferimento, quest’anno, al FCDE – Fondo crediti di dubbia esigibilità estrapolato dalla contabilità finanziaria 2018 (anno n-2), riproporzionato al 100% per non tenere conto degli eventuali casi di calcolo del FCDE nel risultato di amministrazione con il metodo semplificato. Si calcolerà la differenza tra FCDE 2018 riproporzionato al 100% e FCDE 2017 sempre riproporzionato al 100%. Su tale differenza si calcolerà una quota di accantonamento da mettere nel Pef fino all’80%. Facciamo riferimento ai valori di consuntivo. Naturalmente dovremo scorporare da tali accantonamenti 2018 e 2017, la quota effettivamente riferita alla TARI relativa ai crediti dell’anno, evitando di conteggiare i residui attivi, relativi ad accertamenti nati negli anni precedenti.

Un’altra possibile soluzione per il calcolo della quota di accantonamento per la TARI tributo è quella di considerare l’80% dell’accantonato assestato in conto competenza 2018 (si fa sempre riferimento all’anno n-2).

Arera non si sbilancia sulla scelta FCDE a consuntivo o FCDE in conto competenza, ma si arriva a quanto sopra riportato per deduzione, rendendo omogeni i dati.

Oltre a considerare le voci di costo con il segno (+) per le motivazioni di cui sopra, occorre inserire nel PEF anche le voci della stessa natura con il segno (-) ovvero le entrate frutto di recupero dell’evasione tributaria. Ci si riferisce alle entrate effettivamente incassate, relative ad annualità precedenti, non certo alle entrate solo accertate contabilmente con la notifica del ruolo.

Tornando al FCDE che il Comune può mettere "in pancia" al PEF TARI, appare evidente che tanto più ci si avvicina all’80% dell’accantonamento, che è finanziato dal tributo, tanto più si liberano risorse correnti libere (mezzi di bilancio) diversamente destinate, per una parte, alla copertura dell’eventuale eccedenza di accantonamento.

Arera, determinazione 2/2020.

Per supporto al Comune in materia di TARI e Piano Economico Finanziario, scrivere mail a: info@gruppodelfino.it