Fondi immobiliari pubblici ad apporto, una possibilità di valorizzazione e di rendimento con effetti positivi sul bilancio
I Fondi immobiliari pubblici ad apporto sono una possibilità di valorizzazione e di rendimento con effetti positivi sul bilancio degli enti locali. Delfino & Partners segue i fondi immobiliari pubblici nella procedura e nell’applicazione normativa.
L’ente pubblico conferisce immobili ad un fondo immobiliare gestito da un SGR – società di gestione del risparmio – e riceve in cambio quote del fondo. La società di gestione del fondo effettua sullo stesso immobile ristrutturazioni (senza oneri per l’ente pubblico) con effetti positivi sul valore del fondo, che di per sé produce utili per gli enti sottoscrittori. La successiva alienazione delle quote del fondo è per l’ente pubblico elemento strategico di grande rilevanza, con conseguenti benefici contabili e gestionali.
La selezione di una SGR per la istituzione e la gestione di un Fondo comune di investimento è svolta con gara, procedura aperta.
Il Ministero Economia e Finanze, Dipartimento dell’Economia, partecipa al processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso la costituzione di Fondi di investimento immobiliare. Nel tempo sono stati costituiti: a) il fondo immobili pubblici (FIP) e il fondo patrimonio uno (FPU), interamente privati. Per essi il Dipartimento continua a gestire alcune obbligazioni contrattualmente assunte; b) i fondi di investimento immobiliari gestiti dalla Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A. (Invimit Sgr S.p.A.), il cui capitale è - per legge - interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’utilizzo dello strumento dei fondi di investimento immobiliare si inserisce nell’ambito delle politiche di razionalizzazione, valorizzazione e gestione dell’attivo pubblico, la cui definizione, da ultimo, è attribuita alla Direzione III del Dipartimento dell’economia, ai sensi dell’art. 6-ter, comma 3, lett. c), D.P.C.M. 26 giugno 2019, n. 103.
Invimit Sgr S.p.A. è stata costituita con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 19 marzo 2013 ai sensi dell’art. 33, comma 1 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, al fine di valorizzare o dismettere il patrimonio disponibile di proprietà dello Stato, degli enti territoriali, degli enti pubblici e delle relative società partecipate, attraverso l’istituzione, l’organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento chiusi immobiliari, così come previsto dagli artt. 33 e 33-bis del medesimo decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98.
La valorizzazione, consistente nell’adozione di tutte quelle iniziative utili a incrementare il valore degli immobili (cambio di destinazione d’uso, riqualificazione, regolarizzazione edilizia e urbanistica, etc.), anche attraverso l’alienazione degli stessi, può essere realizzata da Invimit SGR S.p.A. attraverso: i) fondi indiretti (art. 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, commi 1 e 2) e ii) fondi diretti (art.33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, commi 8-bis, 8-ter e 8-quater).
Per informazioni: info@gruppodelfino.it