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Fondo Funzioni Fondamentali, il decreto ritarda

Il DL 34/2020 "Rilancio" all’art. 106 comma 1 dispone in materia di Fondo Funzioni Fondamentali:

"Al fine di concorrere ad assicurare ai comuni,  alle  province  e alle citta' metropolitane le risorse  necessarie  per  l'espletamento delle funzioni fondamentali, per l'anno 2020, anche in relazione alla possibile perdita di  entrate  connesse  all'emergenza  COVID-19,  e' istituito presso il Ministero dell'Interno un fondo con una dotazione di 3,5 miliardi di euro per il medesimo anno, di cui  3  miliardi  di euro in favore dei comuni  e  0,5  miliardi  di  euro  in  favore  di province  e  citta'  metropolitane.   Con   decreto   del   Ministero dell'interno, di concerto con  il  Ministero  dell'economia  e  delle finanze, da adottare entro  il  10  luglio  2020,  previa  intesa  in Conferenza stato citta' ed autonomie locali, sono individuati criteri e modalita' di riparto tra gli enti di ciascun comparto del fondo  di cui al presente articolo  sulla  base  degli  effetti  dell'emergenza COVID-19 sui fabbisogni di spesa  e sulle minori  entrate,  al  netto delle minori spese, e tenendo conto delle  risorse assegnate a  vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate  e  delle  maggiori spese,  valutati  dal  tavolo  di  cui  al  comma  2. Nelle   more dell'adozione del decreto di cui  al  periodo  precedente,  entro  10 giorni dalla data di entrata in vigore del  presente  decreto  legge, una quota pari al 30 per cento della componente del fondo spettante a ciascun comparto e' erogata  a  ciascuno  degli  enti  ricadenti  nel medesimo comparto, a titolo di  acconto  sulle  somme  spettanti,  in proporzione alle entrate al 31 dicembre 2019 di cui  al  titolo  I  e alle tipologie 1 e 2 del titolo III, come  risultanti  dal  SIOPE.  A seguito della verifica  a  consuntivo  della  perdita  di  gettito  e dell'andamento delle spese da effettuare entro il 30 giugno 2021,  si provvede   all'eventuale   conseguente   regolazione   dei   rapporti finanziari tra Comuni e tra Province e Citta'  metropolitane,  ovvero tra  i  due  predetti  comparti   mediante   apposite   rimodulazione dell'importo. All'onere di cui al presente comma, pari a 3,5 miliardi di euro per il 2020, si provvede ai sensi dell'articolo 265".

Entro domani era atteso il DM sui criteri, determinante per l’assegnazione della seconda quota pari al 70%, previa intesa in Conferenza Stato Città. Tuttavia, la Conferenza Stato Città non è ancora stata convocata e pertanto è di fatto impossibile che domani esca il Decreto.

Oltre  a tutto, il Decreto non assegna ancora gli importi per ogni ente locale ma si limita a stabilire i criteri. Di conseguenza slitterà ancora il momento utile per assestare la previsione di bilancio ai sensi dell’art. 175 comma 8 Tuel, da effettuarsi entro il prossimo 31 luglio.