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Gestione in house del servizio di trasporto pubblico: il sistema deve essere efficiente, altrimenti serve il confronto sul mercato

Con un atto firmato dal Presidente Giuseppe Busia e approvato dal Consiglio dell'Autorità il 29 settembre 2025, l'Autorità anticorruzione ha concluso un'istruttoria avviata a seguito di un esposto presentato avverso una società che gestisce in house il trasporto pubblico locale di una importante città metropolitana, rilevando che "il sistema di gestione si è dimostrato inefficiente, determinando la traslazione sulla finanza pubblica e sulla collettività del cattivo risultato di gestione".

La società in house che gestisce il servizio ha ricevuto negli ultimi anni contributi pubblici straordinari per milioni di euro: 3 milioni dal Comune e oltre 2,2 milioni dalla Regione nel 2022, oltre a ulteriori 44 milioni per l'emergenza Covid e 3,6 milioni per l'aumento dei carburanti. Nonostante questi interventi pubblici, la società versa attualmente in una situazione di crisi d'impresa, con il Collegio sindacale che ha rilevato elementi sintomatici di difficoltà economico-finanziarie.

ANAC ha rilevato che: "La società non è stata in grado, autonomamente, di sopportare i costi di gestione economico-finanziaria rendendo necessari diversi interventi economici per garantire le prestazioni contrattuali". Per questo motivo, ANAC invita la Città Metropolitana a "rivalutare il modello di gestione prescelto, dimostratosi oltremodo dispendioso, optando per l'apertura di confronto informale con il mercato in modo da verificare la presenza di alternative qualitativamente migliori e meno onerose".

Il caso si inserisce in un quadro normativo complesso, con ANAC che richiama l'applicazione dell'articolo 192 del Codice dei contratti anche agli affidamenti di trasporto pubblico locale disciplinati dal Regolamento europeo 1370/2007. L'Autorità sottolinea che la scelta dell'in house "non può prescindere da un'analisi puntuale sugli effettivi benefici per la collettività in termini di qualità, accessibilità ed economicità".

Il documento fa anche riferimento alle questioni pregiudiziali pendenti presso la Corte di Giustizia UE, che potrebbero fornire una lettura ancora più rigorosa dei requisiti per gli affidamenti in house nel settore del trasporto pubblico.

La decisione dell'ANAC rappresenta un importante precedente per tutte le Amministrazioni che gestiscono servizi di trasporto pubblico attraverso società controllate, ribadendo che l'efficienza gestionale deve essere costantemente monitorata e che il modello in house deve dimostrare concretamente i propri vantaggi rispetto al mercato.