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Legittime pretese del confinante controinteressato

Pubblichiamo una nota dell’avv. Maurizio Lucca, Segretario generale enti locali, in tema di legittime pretese del confinante controinteressato.

La sez. I del TAR Friuli Venezia Giulia, con la sentenza 12 maggio 2025, n. 207, delinea il ruolo e i diritti del confinante che segnala un abuso edilizio, soggetto che può assumere processualmente la qualità di controinteressato avverso l’ordinanza di demolizione, compulsata dal suo intervento (nella veste di whistleblower).

La sentenza, nella sua linearità e chiarezza, affronta un tema assai frequente: l’avvio di un procedimento sanzionatorio sulla base di un accertamento (indotto dal proprietario confinante) al bene realizzato senza titolo e/o in difformità (si tratta dell’ingiunzione della demolizione e/o rimozione delle opere realizzate in violazione della disciplina in materia di distanze) .

La parte ricorrente nell’impugnare l’ordinanza di demolizione “dimentica” di notificare il ricorso all’autore dell’esposto; esposto che ha dato avvio alla procedura di controllo e alle conseguenze demolitorie: il vicino/denunciante doveva essere necessariamente, tempestivamente e ritualmente evocato in giudizio mediante la notifica dell’atto introduttivo, donde, l’inammissibilità del ricorso.