PagoPA, l'Anci presenta criticità e proposte, chiedendo il rinvio
L’Anci, dopo aver chiesto tramite il Suo Presidente Ing. De Caro un nuovo rinvio (al 30.06.2021) dell’entrata a regime della piattaforma PagoPA, ha presentato una nota dove rileva le criticità del sistema e qualche proposta per il suo miglioramento.
Il Piano Triennale per l’informatica nella PA prevede la realizzazione o il completamento di piattaforme centrali – evidenzia l’Anci - con il compito di abilitare i processi di digitalizzazione della PA. L’idea è che gli enti pubblici, avvalendosi delle piattaforme abilitanti e previa riqualificazione della propria spesa ICT, sviluppino servizi in rete efficienti ed efficaci, a beneficio di cittadini e imprese.
La trasformazione digitale, tuttavia, stenta a realizzarsi, in particolare presso la PA locale che è tuttora alle prese con il superamento di divari tecnologici, organizzativi e di competenze e che ha dovuto fare i conti con le forti riduzioni di risorse subite negli scorsi anni. D’altra parte, nella maggior parte dei casi, le PA centrali responsabili delle singole piattaforme non hanno considerato la questione dei costi del dispiegamento e non hanno realizzato strumenti adeguati per favorire la messa a terra delle innovazioni.
PagoPA è l’infrastruttura abilitante – continua il documento dell’Anci - attraverso la quale la PA incassa i pagamenti eseguiti da cittadini e imprese, in maniera standardizzata, presso i prestatori di servizi di pagamento (PSP) aderenti al sistema. PagoPA, obbligatoria da tempo, non è ancora entrata a regime a causa delle difficoltà incontrate dalle amministrazioni, non solo locali