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Redditi dei terreni: novità fiscali in agricoltura

Con la Circolare n. 12/E dell’8 agosto 2025, l’Agenzia delle Entrate interviene per chiarire le implicazioni operative della riforma Irpef in materia di redditi dei terreni, attuata con il decreto legislativo 192/2024. La riforma nasce dalla volontà di aggiornare il sistema di imposizione sui redditi agrari, tenendo conto delle nuove tecnologie di coltivazione e delle attività agricole che contribuiscono alla sostenibilità ambientale. Viene così riconosciuta, ad esempio, la rilevanza fiscale delle colture "idroponiche, delle vertical farm e della micropropagazione", anche quando realizzate all’interno di immobili censiti al catasto dei fabbricati. Queste attività, se rispettano determinati limiti dimensionali, potranno essere tassate come redditi agrari, con criteri catastali semplificati.

Un’altra novità riguarda la produzione di beni immateriali, come i crediti di carbonio, generati da pratiche agricole virtuose. Tali redditi, fino a una soglia definita in base ai corrispettivi delle cessioni di beni agricoli, potranno anch’essi rientrare nel regime dei redditi agrari. Oltre tale soglia, si applicherà un coefficiente di redditività del 25% per la determinazione del reddito d’impresa.

La circolare affronta anche il tema delle società agricole che hanno optato per la tassazione su base catastale. Per queste, viene estesa la possibilità di applicare il regime forfetario previsto dall’art. 56-bis del TUIR, con alcune eccezioni: in particolare, le attività agrituristiche continuano a essere escluse dal regime forfetario per le società di capitali, che dovranno determinare il reddito in modo analitico.

Infine, viene introdotto un importante meccanismo di semplificazione per l’aggiornamento delle banche dati catastali. I terreni monitorati da AGEA saranno automaticamente aggiornati in base alle dichiarazioni rese per l’erogazione dei contributi agricoli, esonerando i contribuenti dalla presentazione della denuncia di variazione colturale.

Le nuove disposizioni si applicano a partire dal periodo d’imposta 2024.