Reso merci: procedure di rimborso o buono-acquisto valide anche con l'emissione del documento commerciale
Con principio di diritto n. 21/2019, l'Agenzia delle entrate chiarisce che le indicazioni a suo tempo fornite per le procedure di reso merci, da parte dei commercianti al minuto, entro 30 giorni dall'acquisto a seguito di vendite documentate da scontrino fiscale, sono applicabili anche nel caso in cui la vendita sia ora certificata dal "documento commerciale" che sostituisce lo scontrino nel caso di trasmissione telematica dei corrispettivi.
Con le risoluzioni 5 ottobre 2001, n. 154/E e 5 dicembre 2003, n. 219/E erano stati forniti chiarimenti in riferimento al trattamento IVA da applicare all’ipotesi in cui l’esercente una determinata attività commerciale riconosca alla clientela la facoltà di restituire la merce entro trenta giorni dall’acquisto ricevendo in contropartita un "buono-acquisto" per merce di pari valore, ovvero il rimborso integrale del prezzo pagato.
Le procedure indicate nei richiamati documenti di prassi restano applicabili anche al documento commerciale, laddove la procedura di rettifica dell’IVA offre idonee garanzie in merito alla certezza dell’operazione di reso.
Continua quindi l'equiparazione del documento commerciale allo scontrino fiscale, di cui si dovrà tener conto anche nelle procedure contabili degli enti, ad esempio nella regolamentazione degli acquisti tramite fondo economale o nei rimborsi spese, considerata l'estensione della memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi in via telematica, dal 2020, a tutti i commercianti al minuto, salvo le eccezioni di cui al DM 10/5/2019, e già operativa dal 1 luglio per gli esercenti con volume d'affari superiore a 400.000 euro.