Riaccertamento ordinario, controllo dei residui vincolati
La Corte dei Conti Toscana, nella delibera 24/2020, relativa a pronuncia sul rendiconto di ente Provincia, mette in guardia sul calcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità e sulla corretta quantificazione delle quote vincolate e destinate agli investimenti nel risultato di amministrazione.
In riferimento all’operazione di riaccertamento ordinario, la Corte dei Conti inviata massima prudenza nell’eliminazione di residui attivi vincolati e nella cancellazione di vincoli in avanzo. Pur prendendo atto di quanto attestato dall’ente circa la legittimità di tale cancellazione, la Corte invita l’ente a verificare l’effettiva inesistenza di obbligazioni giuridiche passive connesse ai vincoli non mantenuti, onde evitare l’emersione di eventuali debiti fuori bilancio che potrebbero pregiudicare il mantenimento degli equilibri finanziari.
Inoltre, i magistrati contabili richiamano la necessaria consueta attenzione dell’ente nella corretta definizione delle componenti del risultato di amministrazione, In particolare, pur in presenza di un avanzo di amministrazione formale al termine della gestione, si rileva una grave irregolarità contabile se la quota disponibile del risultato, risulta di fatto alimentata da risorse destinate al finanziamento di investimenti nonché da risorse che dovevano essere accantonate per la tutela dei crediti di difficile esazione, da considerarsi pertanto indisponibili, che risultano così distolte dal loro ordinario impiego per essere destinate al finanziamento di spese di diversa natura