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Rivisitazione valutazione della performance

L’art. 1 del disegno di legge “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni” prevede modifica all’articolo 1 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150:

1.All’articolo 1 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, dopo il comma 2 sono aggiunti i seguenti: « 2-bis. Le disposizioni del presente decreto assicurano, inoltre, l’efficacia e l’utilità dei sistemi di valutazione della performance individuale dei dirigenti, valorizzando le capacità manageriali quale leva abilitante per il funzionamento delle organizzazioni, e promuovono il ruolo della formazione nella valutazione individuale del personale dirigenziale e non dirigenziale, che deve essere svolta attraverso l’individuazione delle priorità formative per il perfezionamento delle competenze tecniche e delle capacità personali e di quelle volte a garantire l’efficace svolgimento del ruolo di ciascun dipendente nell’ambito dell’organizzazione di cui fa parte e a valutare e valorizzare le potenzialità di ciascun lavoratore, in una prospettiva di crescita professionale, di sviluppo di carriera e di miglioramento delle capacità amministrative.

2-ter. Al fine di conseguire gli obiettivi di cui al comma 2-bis e per il progressivo superamento della semplice valutazione gerarchica e unidirezionale, i sistemi di valutazione della performance prevedono la progressiva partecipazione di una pluralità di soggetti, interni o esterni all’organizzazione, individuati dall’articolo 2, comma 1-bis, e un più stretto collegamento tra obiettivi individuali e collettivi per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e i servizi resi agli utenti ».

Come rileva la relazione del servizio studi della Camera, l’articolo 1 prospetta una riconfigurazione del sistema della valutazione della performance entro il pubblico impiego. Essa è orientata a valorizzare le capacità manageriali dirigenziali ed il profilo della formazione del personale, nonché a superare una valutazione gerarchica e “unidirezionale”.

Il disegno di legge in esame, collegato alla manovra di finanza pubblica, detta disposizioni in materia di pubbliche amministrazioni e di lavoro pubblico. L’INTERVENTO NORMATIVO MUOVE LUNGO DUE PRINCIPALI DIRETTRICI: LA RIVISITAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE ED ORGANIZZATIVA; LA PROGRESSIONE DI CARRIERA E L’ACCESSO ALLA DIRIGENZA.

Il primo riguardo è oggetto delle disposizioni del decreto legislativo n.150 del 2009 (“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”). Pertanto le nuove previsioni assumono la veste di novelle di quell’atto (che già fu inciso dal decreto legislativo n. 75 del 2017).

Il secondo è oggetto delle disposizioni del decreto legislativo n. 165 del 2001 (“Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”). Le nuove previsioni novellano quest’atto.

La rivisitazione normativa condotta in questo articolo investe il sistema di valutazione della performance individuale.

La sua nuova configurazione fa perno su alcuni profili:

-valorizzazione delle capacità manageriali dei dirigenti;

-promozione della formazione, ai fini della valutazione del personale dirigenziale e non dirigenziale;

-superamento della valutazione gerarchica e unidirezionale, mediante sia la progressiva partecipazione di una pluralità di soggetti, interni o esterni all’organizzazione, sia un più stretto collegamento tra obiettivi individuali e collettivi (ai fini dell’efficienza dei servizi resi della pubblica amministrazione agli utenti).

La formazione, in particolare, è intesa svolgersi individuando priorità formative volte a perfezionare competenze tecniche e capacità personali, a garantire l’efficace svolgimento del ruolo di ciascun dipendente entro l’organizzazione, a valorizzare le potenzialità di ciascun lavoratore in una prospettiva di crescita professionale e sviluppo di carriera e miglioramento delle capacità amministrative.