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Stop alla circolazione dei veicoli turistici nel centro storico: il Consiglio di Stato conferma le limitazioni

Il Consiglio di Stato nella recente sentenza depositata in data 07/01/2025, n.86 ha confermato la legittimità delle misure restrittive adottate per limitare la circolazione dei veicoli turistici nel centro storico, respingendo il ricorso presentato da una società di servizi turistici. La decisione ribadisce quanto stabilito in precedenza dal TAR, che aveva giudicato corrette le delibere adottate per preservare il patrimonio culturale e mitigare i danni causati dal turismo di massa.

Le limitazioni sono state introdotte per garantire la protezione di un centro storico riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell’umanità. L’elevato afflusso turistico e le attività correlate, se non regolamentati, rischiano di compromettere l’integrità del contesto urbano.

Le restrizioni comprendono la creazione di zone interdette alla circolazione dei veicoli turistici; la definizione di aree dedicate al parcheggio; un tetto massimo di concessioni per i veicoli turistici, attribuite tramite gare pubbliche.

Questi interventi si inseriscono in un piano di gestione mirato a bilanciare la tutela del patrimonio storico con gli interessi economici delle attività imprenditoriali.

La società ricorrente contestava le misure, sostenendo che alcune normative non giustificassero tali limitazioni, anche per i veicoli elettrici. Inoltre, si lamentava l’assenza del parere obbligatorio del Sovrintendente previsto da una recente legge.

Il Consiglio di Stato ha rigettato tutte le obiezioni, affermando che le limitazioni sono giustificate dalla necessità di tutelare il patrimonio culturale; i provvedimenti relativi alla circolazione stradale godono di ampia discrezionalità amministrativa, non risultando né irragionevoli né viziate da errori procedurali; le misure non violano i principi costituzionali invocati dalla società ricorrente.

La sentenza rappresenta un importante precedente, in quanto sottolinea la legittimità per le Amministrazioni locali di adottare provvedimenti restrittivi per salvaguardare il patrimonio storico-artistico e affrontare le criticità legate al turismo di massa.