Sulla rinegoziazione dei mutui ci vuole il parere dei revisori
E’ aperto il dibattito sulla necessità o meno che l’Organo di revisione rilasci il parere di regolarità e convenienza economica sulle operazioni di rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti.
Da un lato i sostenitori dell’inutilità del parere mettono in evidenza che la rinegoziazione non è un nuovo indebitamento, su cui i revisori si erano già espressi al momento della contrazione. Dall’altro lato i sostenitori del parere sottolineano che l’operazione di rinegoziazione, a differenza di quella di sospensione mutui, altera le condizioni economiche del prestito ed incide sugli equilibri di bilancio. Tanto è vero che la rinegoziazione richiede un calcolo di convenienza basato sull’attualizzazione dei flussi.
Il nostro studio è dell’opinione che la rinegoziazione mutui Cassa dd.pp. (di questi giorni) debba essere accompagnata dal parere dell’Organo di revisione. Anche l’Ancrel – Associazione nazionale certificatori e revisori enti locali – è di questo avviso e a tal fine ha predisposto lo schema di parere