Tavolo tecnico per le opere incompiute
L’art. 3 quinquies del DL 73/2025 inserito dalla Commissione alla Camera prevede un Tavolo tecnico per le opere pubbliche incompiute. La novella normativa prevede – al fine di rafforzare l’attività di monitoraggio delle opere incompiute – l’istituzione presso il MIT, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di un tavolo tecnico, di cui sono disciplinati composizione e compiti.
Come evidenzia la relazione al provvedimento, il gruppo di lavoro è composto da rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), nonché da rappresentanti delle regioni e delle province autonome.
Sono altresì definiti i compiti attribuiti al tavolo tecnico, stabilendo che allo stesso spetta:
-la fissazione dei criteri per l’individuazione delle opere incompiute da avviare prioritariamente a realizzazione;
-la definizione di percorsi di miglioramento dei processi di monitoraggio delle opere incompiute;
-l’identificazione delle principali criticità che impediscono il completamento delle opere in questione.
Lo stesso articolo reca l’usuale clausola di invarianza finanziaria, precisando che:
-il tavolo in questione è istituito senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
-le Amministrazioni interessate provvedono all’attuazione della presente disposizione nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Per garantire l’invarianza finanziaria viene inoltre stabilito che ai partecipanti al tavolo tecnico non spettano compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.
L’art. 44-bis del D.L. 201/2011 ha introdotto la definizione di «opera pubblica incompiuta» e ha istituito, presso il MIT, l’elenco-anagrafe nazionale delle opere pubbliche incompiute.
In attuazione di tale disposizione è stato emanato il D.M. 13 marzo 2013 n. 42, con cui sono state regolamentate le modalità di redazione dell'elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute.
Nel comunicato web del MIT del 6 luglio 2023 viene reso noto che sulla piattaforma Servizio Contratti Pubblici (SCP) del MIT è disponibile l’aggiornamento al 2022 degli elenchi dell’anagrafe delle opere pubbliche incompiute di interesse nazionale facenti capo, rispettivamente, alle amministrazioni di ambito centrale e alle amministrazioni di ambito regionale.
Nel medesimo comunicato si evidenzia che “rispetto al 2021 si rileva una seppur lieve diminuzione del numero complessivo delle opere incompiute, ridotte di cinque unità rispetto alla precedente annualità (da 377 a 372). L’importo complessivo degli interventi aggiornato all’ultimo quadro economico delle opere censite nel 2022, il cui valore attuale risulta di circa 2,5 miliardi di euro, subisce un deciso incremento rispetto al 2021 (+38%); stabile invece l’importo complessivo degli oneri per l’ultimazione dei lavori, che ha avuto poca differenza (+5,2%), passando da 1,2 miliardi di euro del 2021 agli attuali 1,3 miliardi di euro”.