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Rinnovo CCNL funzioni locali, un passo in avanti. A regime 277 euro mensili in busta paga

Si è svolto ieri l’incontro tra i Sindacati e l’ARAN per la prosecuzione della trattativa sul rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024. L'incontro è stato positivo ed è probabile che si arrivi alla firma il giorno 3 novembre prossimo.

La CGIL comunica che l’ARAN ha presentato un conteggio delle risorse disponibili per il triennio 2022-2024 e una proiezione delle risorse stanziate per il 2025-2027.

Un conteggio che ad avviso del Sindaco CGIL risulta fuorviante inserendo un potenziale incremento di risorse variabile pari allo 0,22% del monte salari 2021 che nella scorsa mandata contrattuale è stato stanziato da poco più del 50% degli Enti locali.

È stato esposto dal Presidente dell’ ARAN che l’impegno anticipato dal Ministro Zangrillo di un fondo per finanziare il riallineamento del trattamento economico del comparto delle FFLL a quello di altri comparti pubblici non prevederà 150 mln per tutto il comparto dal 2026, ma 50 mln dal 2027 e ulteriori 50 mln dal 2028, per i soli comuni.

Dai conteggi proposti sarebbero previsti per il triennio 2025-2027:

– 45,06 per l’anno 2025

– 90,11 per l’anno 2026

– 135,16 per l’anno 2027

Queste somme si aggiungerebbe all’incremento medio a regime del triennio 2022-2024 pari a 141,90 (comprensivi delle risorse eventuali che potrebbero essere stanziate sui fondi).

Si tratta di una sintesi che nulla aggiunge a quanto già si sapeva in merito alle risorse disponibili per i rinnovi 2022-2024 e 2025-2027. Non c’è alcun anticipo di risorse, ma solo l’impegno a una firma ravvicinata tra i due trienni.

L’unica vera novità è il fondo previsto in legge di bilancio per integrare il trattamento economico dei dipendenti comunali. Si tratta di uno strumento positivo, tuttavia, il fondo in questione:

prevede, secondo la CGIL, risorse appena sufficienti a ricostituire l’indennità di comparto che verrebbe parzialmente conglobata nello stipendio;

non si applica a tutto il comparto escludendo regioni, province, unioni comunali, camere di commercio, ASP (peraltro alcuni di questi soggetti sono anche esclusi dall’applicazione degli aumenti del salario accessorio previsti dal DL PA);

decorre dal 2027 ed è a disposizione del contratto 2025-2027 e non 2022-2024.