Questo ente possiede due partecipazione in società private (srl), una del 100% e una del 51%; vorremmo sapere che tipo di controlli dovrebbe esercitare l'ufficio ragioneria sulla contabilità di queste due società per non avere osservazioni dalla Corte dei conti in caso di verifiche.
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Il servizio biblioteca del comune vuole sottoscrivere un abbonamento annuale per una rivista inglese. Vorrei sapere come deve comportarsi il Comune dal punto di vista fiscale (iva) per il pagamento della fattura che verrà emessa dalla ditta inglese.
Gli arretrati o somme corrisposte spontaneamente a seguito di sentenza sono sottoposte al regime di tassazione separata. Tuttavia, questo ente, a seguito di sentenza del giudice del lavoro, non ha potuto sottoporre a ritenuta alla fonte le somme espropirate e corrisposte dal terzo pignorato cioè dall’istituto cassiere a seguito delle ordinanze di assegnazione. L’ente è tenuta a recuperare su emolumenti successivi le ritenute relative alle somme espropriate e come può procedere ad esempio, nei confronti dei dipendenti cessati dal servizio?
La L. Finanziaria 2005 (art. 1 comma 340), prevede che a partire dal 1 gennaio 2005, la superficie da dichiarare ai fini tarsu per gli immobili a destinazione ordinaria, non possa essere inferiore all’80% della superficie catastale. I criteri di determinazione della superficie catastale e quello per la determinazione delle superfici ai fini tarsu sono diametralmente opposti: la superficie catastale tiene conto delle aree scoperte pertinenziali alle abitazioni, mentre l’art. 62 del DLGS. 15 novembre n. 507, esclude espressamente dalla tassa le aree occupate da terrazze, balconi e simili. Medesimo discorso vale per i muri, perimetrali o interni, i quali …
Il Ns. ente ha approvato il Bilancio di Previsione 2009 nel mese di gennaio 2009, senza allegare il piano delle alienazioni come previsto dall’art. 58 del D.L.112/09. A tal proposito, pertanto, si chiede: a) quali sono gli atti che l’Ente deve adottare ai sensi del sopra citato articolo ovvero se è corretto: 1. predisporre l’elenco di tutti i beni immobili del patrimonio disponibile desunto dall’inventario comunale (eventualmente integrato se risulta incompleto) con approvazione da parte della Giunta Comunale?. 2. predisporre il piano delle alienazioni con approvazione da parte del Consiglio Comunale? 3. in tale atto vanno riportati solo gli immobili …
Si chiede di conoscere ai sensi dell’art. 2, comma 594 e seguenti delle legge 244/2007 quali atti devono essere adottati: Quale contenuto devono avere i piani triennali e da quale organo devono essere approvati? Come e da chi deve essere predisposta la relazione da sottoporre alla Corte dei conti? La pubblicazione sul sito internet dell’ente è sufficiente per adempiere alle forme di pubblicità richieste? Inoltre può essere un legame tra il piano triennale di cui trattasi con il piano delle alienazioni e valorizzazioni, di cui all’art. 58 del D.L. 112/2008?
Il regolamento comunale già prima del 29/05/2008 assimilava all’abitazione principale le abitazioni locate possedute a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a condizione che non risultino locate sia per l’aliquota che per la detrazione. La Risoluzione n. 12/DF del 05/06/2008 esplicita chiaramente che non è possibile riconoscere a tale fattispecie l’esenzione d’imposta del D.L. 93/2008 poiché non si configura un ipotesi di assimilazione a meno che questa non sia stata espressamente prevista dal regolamento comunale vigente alla data del 29/05/2008. Si chiede poiché il regolamento comunale vigente prima del 28/05/2008 assimilava tali …
Il regolamento comunale in vigore già prima del 29/05/2008 assimilava all’abitazione principale le abitazioni locate con contratto registrato a soggetti residenti nel Comune. L’assimilazione era fatta valere sia per l’aliquota che per la detrazione.L’art. 1 comma 3 del D.L. 93/2008 ha abrogato la possibilità di assegnare a tali abitazioni un’aliquota ICI ridotta. La Risoluzione n. 12/DF del 05/06/2008 esplicita chiaramente che non è possibile riconoscere a tale fattispecie l’esenzione d’imposta del D.L. 93/2008 poiché non si configura un ipotesi di assimilazione a meno che questa non sia stata espressamente prevista dal regolamento comunale vigente alla data del 29/05/2008. La medesima …
Abbiamo emesso un avviso di accertamento ICI per omessa denuncia e omesso versamento per l'anno 2006 in data 6 giugno 2008. L'avviso è stato regolarmente pagato e non impugnato. Il contribuente fino ad oggi però non ha presentato la dichiarazione ICI. Dobbiamo ora emettere l'avviso di accertamento per l'anno 2007. Poiché dal 2007 è stata abolita la dichiarazione ICI dobbiamo sanzionare ancora l'omessa denuncia per il 2007? E se non provvederà a presentarla nel 2009 anche per il 2008?
Moltissimi utenti ICI non hanno mai accatastato la casa. Qualcuno ha provveduto di recente. Come dobbiamo comportarci per gli anni in cui la casa era priva di rendita catastale, in considerazione del fatto che gli utenti non hanno versato niente o delle somme irrisorie? E’ possibile inviare degli avvisi di accertamento anche per gli anni pregressi?Quali sono gli eventuali riferimenti normativi? Cosa dobbiamo far pagare agli utenti che non hanno mai provveduto all’accatastamento degli immobili?