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I pasti degli insegnanti erogati dalla ditta appaltatrice del servizio mensa scuole e pagati dal comune sono soggetti ad IVA? Il rimborso che eroga lo stato a parziale recupero delle spese sostenute dal comune?”
Questo Ente ha stipulato in data 10/07/2006 con la Banca ….. un contratto di swap denominato “ IRS con collar e scambio di importi prefissati”. Il Glossario dei codici gestionali (SIOPE) alloca in bilancio l’entrata derivante da interessi attivi per operazioni finanziarie in derivati al Titolo III – Categoria 3° - Voce Economica 19 – Codice gestionale 3325 e la spesa derivante da interessi passivi al Titolo I – Intervento 6 – Voce Economica 19 – Codice gestionale 1626. La Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia- con deliberazione n° 596/2007 al capitolo V° lettera d5) …
Negli anni ’80, al Comune è stato ceduto un terreno previsto come area a standard. Nel 2006 il Comune ha adottato un nuovo piano dei servizi. Essendo tale area in eccesso di standard, il piano dei servizi stesso l’ha resa edificabile. Intendendo l’Amministrazione alienare tale area, si chiede quale è il trattamento fiscale da seguire.
Nell’anno 2003 il Comune ha costruito insieme ad un altro Comune la piazzola per la raccolta differenziata dei rifiuti. La quota di competenza dell’Ente è stata conteggiata tra le spese nel prospetto dimostrativo dell’utilizzo dei proventi relativi al servizio di raccolta trasporto e smaltimento rifiuti, ma non sono state inserite nel costo TARSU. È possibile per l’ente accantonarle e, se affermativo, in un unico anno?
Secondo quanto previsto dall'art. 76 della Legge 342/2000, gli enti locali possono cedere a terzi a titolo oneroso i propri crediti tributari, compresi gli accessori per interessi, sanzioni e penalità. Di fronte a crediti derivanti da somme iscritte a ruolo ed a suo tempo affidate al concessionario della riscossione e dallo stesso dichiarate inesigibili, ci si chiede se sia possibile cedere a terzi tale credito? E se si, in che modo?
L’Ente ha nominato per il periodo 10/1999 - 9/2002 il Dott. XX quale Revisore dei Conti. Alla scadenza, ex art. 235 del TUEL, il contratto è stato poi prorogato per un altro triennio. Al termine del secondo triennio, il Comune ha provveduto alla nomina di un nuovo Revisore dei Conti per il periodo /10/2005 - 09/2008. Se alla scadenza del primo mandato prevista per il 30/09/2008, l’Amministrazione non avesse intenzione di procedere con il rinnovo per un secondo mandato, si chiede se sia possibile richiamare a svolgere l’incarico di revisore dei conti il Dott. XX, considerato che tra le due …
Si premette: - l’attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico - cat. D3 - andrà in pensione con decorrenza 01-04-2008 ( con anni 59 e 35 di anzianità di servizio). - il Comune conta circa 5.500 abitanti e non ha rispettato il patto di stabilità per l’anno 2006. - Né lo statuto né il regolamento per l’organizzazione degli uffici e dei servizi prevedono posti dirigenziali. È volontà di questa Amministrazione stipulare con il predetto dipendente, al di fuori della dotazione organica, in assenza di analoghe professionalità all’interno, un contratto a tempo determinato da dirigente fino a maggio 2009 - ex art. 110, comma …
Il ns. Comune provvede alla registrazione dei corrispettivi ed all’emissione di fatture (registrate nello stesso registro dei corrispettivi). Vorrei quindi sapere cosa indicare nei campi 3 e 5 del quadro VT.
Il Comune ha affidato un incarico di collaborazione ad un soggetto dall’1 dicembre 2001 al 31 dicembre 2003. Successivamente dall’1 marzo 2004 al 30 gennaio 2005. Da marzo 2005 lo stesso soggetto lavora in comune tramite una società di lavoro interinale. Chiediamo se esistono i presupposti per poter stabilizzare tale soggetto.
Un contribuente non ha mai presentato denuncia TARSU. Abbiamo quindi provveduto all'emissione di avvisi di accertamento le annualità accertabili (cinque) sulla base dell’attuale stato di famiglia (composto da n. 2 persone) non abbiamo applicato alcuna riduzione. Il contribuente però ha presentato una richiesta di riduzione per unico occupante per due anni, in quanto anagraficamente, per quel periodo, il contribuente era l’unico residente. Di fatto, però, l’allora convivente ha sempre vissuto, di fatto, in nell’immobile senza avervi mai trasferito la residenza. Dobbiamo concedere la riduzione?