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L’Amministrazione per la realizzazione di un’opera di investimento, vuole avvalersi della possibilità offerta dall’art. 53 , comma 6, del D.Lgs. n.163/2006. Ai fini contabili si chiede: - La ditta aggiudicataria dei lavori, che verranno parzialmente pagati con la cessione di un immobile comunale come previsto dall’art. 53, comma 6, deve fatturare al Comune i lavori effettuati? - In caso affermativo il Comune emette mandato di pagamento (al Tit. 2 ) per l’importo della fattura e contestuale Reversale di incasso (al Tit. 4) di pari importo da introitare quale acconto sulla vendita del bene ceduto? In alternativa è possibile prevedere a …
A) È possibile nominare Funzionario Responsabile dell’IMU (Imposta Municipale Propria) un dipendente dell’Ufficio Tributi inquadrato in categoria C che non è responsabile di unità organizzativa? B) L’incarico per collaborazione e assistenza fiscale ai fini IVA IRAP, fino ad ora assegnato ad un professionista esterno deve rientrare obbligatoriamente nelle riduzioni di cui all’art. 6 comma 7 del D.L. n. 78/2010? Considerato che non è possibile in termini di limite di spesa si può procedere interpretando che tale attività commissionata dall’ente possa essere affidata come prestazione di servizio, limitata come di fatto avviene, alla redazione della dichiarazione Iva, Irap, Modello Unico e …
Dovendo predisporre il regolamento per l'applicazione dell'IMUP si chiedono alcuni chiarimenti in merito all'applicazione dell'imposta sui terreni agricoli. E' legittimo indicare nel regolamento che sono soggetti a imposta i terreni agricoli così definiti art. 2135 del codice civile? Il dubbio sorge poiché i terreni agricoli di imprenditori agricoli hanno moltiplicatore 110, mentre gli altri terreni hanno moltiplicatore 130. Così indicando nel regolamento si vorrebbe tassare come per l'ICI solo i terreni che producono reddito, ma si verrebbe a vanificare l'imposizione voluta dal legislatore, rischiando l'illegittimità del provvedimento. Non è chiaro perché il legislatore intenda modificare il presupposto d'imposta tra ICI …
II Comune a seguito delle dimissioni di un componente dell'attuale Collegio dei Revisori, ha proceduto con Avviso pubblico per la sostituzione e nuova nomina relativa. Uno studio legale, in rappresentanza del Presidente dell'istituto Nazionale dei Revisori Legali contesta la legittimità dell'avviso pubblico e invita l'Ente ad emettere in autotutela provvedimenti necessari ad armonizzare l'avviso in oggetto con il violato articolato di legge interna e comunitaria, ossia il Decreto Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 che ha dato attuazione alla Direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, il quale abilita all'esercizio della revisione legale esclusivamente …
In riferimento alla prossima adozione delle aliquote IMU relative all'abitazione principale (e pertinenze) ed agli altri immobili, si richiede parere circa la possibilità di differenziare le stesse per categorie catastali. Nello specifico si intendono adottare aliquote diverse (per abitazione principale) in base alla categoria (A2, A3, A4, ecc), privilegiando, evidentemente, le abitazioni più popolari. Es: aliquota 0,4% per le cat. A3, A4, A5; aliquota o,45% per la cat. A2 e aliquota 0,5% per le restanti. Ragionamento simile si intenderebbe seguire per gli altri fabbricati. Es. aliquota 0,76% per gli uffici ed i negozi; 0,80% per le banche, ecc..
Con riferimento alla costituzione di un Consorzio, ai sensi del D.L.Lgt. 1446/1918, tra gli utenti di strada privata per la manutenzione e formazione della stessa, si chiede di sapere se il Comune, che ha partecipato al consorzio nella misura del 50% delle spese, può accorciare i tempi di vita del consorzio e quindi abbattere i relativi costi, prendendo in carico la strada una volta collaudata ed il recupero delle spese per quei pochi (3 su 90) che non hanno effettuato il pagamento. I consorziati ritengono più conveniente rinunciare al recupero delle somme e procedere alla suddivisione del relativo debito in …
Questo Comune (di circa 14.000 abitanti) ha rispettato nell'anno 2011 tutte le condizioni che regolano l'assunzione di personale (in particolar modo il rispetto del patto di stabilita, la riduzione della spesa di personale rispetto all'anno precedente ed il mantenimento del rapporto tra spesa di personale e spesa corrente al di sotto del 40%) ed ha proceduto a programmare it fabbisogno di personale mediante l'utilizzo delle n. 6 cessazioni intervenute nell'anno 2010. La manovra estiva (D.L. 138/11) ha obbligato l'Ente a conteggiare nella spesa di personale anche quello della società partecipata, comportando il superamento del limite del 40% (40,24%) della spesa …

Per l'erogazione dei compensi relativi agli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa viene emessa apposita notula da parte dei collaboratori alla quale viene apposta, oltre alla marca da bollo, anche un timbro per la liquidazione del compenso da parte del servizio competente. Tali ricevute scontano l'imposta di bollo, ma si chiede se l'Ente è tenuto al rimborso agli stessi del bollo e nel caso affermativo se tale rimborso è assoggettato ad imposizione fiscale e previdenziale. Si chiede altresì se i compensi per le collaborazioni coordinate e continuative debbano essere, nel caso indicato, soggette all'imposta di bollo.

Nel 2009 fu indetta una gara di appalto, sopra la soglia comunitaria, con procedura aperta, per l’affidamento del servizio di refezione scolastica ed altri servizi di ristorazione. Il capitolato speciale ed il bando di gara prevedono la possibilità di riaffidamento. In previsione della scadenza del triennio contrattuale, al 31 agosto 2012, l’Amministrazione comunale è intenzionata a prendere in considerazione di procedere al riaffidamento con la ditta aggiudicataria che ha svolto il servizio in modo soddisfacente (anche la ditta ne vorrebbe far richiesta richiamando la clausola contrattuale). Il contratto, oltre a quanto previsto nel capitolato, contiene le diverse migliorie proposte dalla …
Alla luce del nuovo disposto di cui all'art. 9 comma 2bis del D.L. 78/2010, secondo il quale "A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all’ articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio". Considerata la situazione del nostro Ente, in cui non sono previsti dirigenti, bensì sei Responsabili …